Strage della famiglia Einstein

Strage della famiglia Einstein
Stele commemorativa al Cimitero della Badiuzza
TipoFucilazione
Data3 agosto 1944
LuogoRignano sull'Arno
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
Coordinate43°44′05″N 11°24′12″E
ObiettivoFamiglia Einstein
ResponsabiliSoldati del 104º reggimento Panzergrenadier della Wehrmacht
MotivazioneOdio razziale e fascismo
Conseguenze
Morti3

La strage della famiglia Einstein, nota anche come strage di Rignano[1] e strage del Focardo[2], avvenne il 3 agosto 1944 nel territorio di Rignano sull'Arno nel corso della seconda guerra mondiale, a opera di militari tedeschi.

In essa morirono tre donne: Cesarina Mazzetti (detta Nina), Luce e Annamaria Einstein, moglie e figlie di Robert Einstein.

I motivi più plausibili sembrano da ricondurre alla volontà di colpire indirettamente Albert Einstein, che era cugino di Robert e che all'insorgere del nazismo aveva lasciato la Germania. Hitler nutriva un'avversione particolare nei confronti dello scienziato, sempre più simbolo dell'opposizione antinazista in America e inoltre di origine ebraica, e verosimilmente ordinò che fosse colpito negli affetti più prossimi rimastigli in Europa.

Un'ulteriore indicazione in tal senso viene da un biglietto rinvenuto il giorno dopo la strage nel giardino della villa, in cui si legge che i membri della famiglia erano stati condannati "in quanto rei di tradimento e giudei". In realtà Cesarina Mazzetti, figlia di un pastore protestante, non era ebrea, e così le due figlie; l'unica loro colpa era di portare il nome Einstein. Lo conferma il fatto che furono risparmiate dal massacro le tre nipoti e le cugine, facenti parte dello stesso nucleo familiare, ma con un diverso cognome.

  1. ^ Strage di Rignano: Renzi scrive al Ministro Mastella, su nove.firenze.it, Nove da Firenze.
  2. ^ Atti parlamentari: seduta del 20 luglio 2000 (PDF), su camera.it, Camera dei Deputati.

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